Il Silenzio sul Diaconato

Il Silenzio sul Diaconato
a cura del diacono Carmelo Brigandì

Premessa

La decisone dei padri conciliari di ristabilire il diaconato «come grado proprio e permanente della gerarchia» (LG 29b) è stata preceduta da studi corposi, concentrati nel raccogliere testimonianze storiche di questo ministero e le prospettive della sua attualizzazione futura. Tutto questo contribuì a prendere coscienza che la Chiesa, nel mantenersi fedele alle prime comunità cristiane, doveva riprendere la teologia dei ministeri sia ordinati che laicali e ripensarne i con-tenuti e la prassi alla luce della Scrittura e della Tradizione, in modo da far riscoprire ad ogni membro del popolo di Dio la sua dignità nel partecipare alla costruzione del Regno di Dio. Questo rinnovamento ecclesiale del Vaticano II deve fare i conti con i limiti, oggi possiamo dire, le ristrettezze di una teologia dei ministeri, che a partire dal secondo millennio, era divenuta una teologia del sacerdozio e questo viene accentuato ancora di più proprio per la scomparsa del diaconato, esercitato nella Chiesa in modo permanente.

I teologi e i seminaristi (futuri preti), si sono formati seconda questa visione di Chiesa, in cui il ministero per eccellenza era quello del prete, ed era impensabile pensare che ci potessero essere altri ministri ordinati (diaconi) o addirittura laici che potessero prendere parte corresponsabile alla costruzione della vita parrocchiale. Le nuove generazioni di preti hanno avuto come riferimento questa visione clericale della Chiesa, dove il Presbitero esercitava un “ruolo” religioso e sociale attraverso una pastorale di conservazione dello “status quo”, rivolta ai vicini e poco attenta ai lontani che restavano ai margini della vita ecclesiale. Non dobbiamo quindi meravigliarci se alcuni teologi hanno scelto il silenzio sul diaconato, attendendo la sperimentazione del suo ripristino. Mentre c’è chi riconosce al diaconato tutta la sua dignità e necessità per l’essere della Chiesa serva del suo Signore e serva dell’uomo, così come lo è stato Gesù.

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